Quando il digiuno di Tish'a BeAv cade all'uscita di Shabbat, la sera di Shabbat chi digiuna non può recitare la Havdalàh sul vino, perchè non può berlo. Pertanto all'uscita del digiuno recita il seguente testo.
Premetto che non si aggiungono neppure i versetti che precedono la Havdalàh, che si recitano solo all'uscita di Shabbat.(Chazon 'Ovadiàh Ta'aniot pag. 338)
Inoltre, non recitandola all'uscita di Shabbat non si recitano se non la prima e l'ultima berakhàh della Havdalàh, e non si recitano le berakhot sui profumi (besamim) e sul fuoco (Borè Meorè HaEsh). (vedi Shulchan 'arukh Orach Chajim 556, vedi anche )
Presentiamo qui di seguito quindi il testo della Havdalàh con relativa traslitterazione in italiano
סַבְרֵי מָרָנָן
Savrì Maranan
לחַיִּים(i presenti rispondono:) LeChajim!
Barukh Attàh A-donai, E-lohenu Melekh Ha’Olam
בּוֹרֵא פְּרִי הַגֶּפֶן
Borè Perì Hagghefen
Non si recita altra benedizione se non quella successiva:
אַתָּה יי, א-לֹהֵינוּ מֶלֶךְ הָעוֹלָםבָּרוּךְ
Barukh Attàh A-donai, E-lohenu Melekh Ha’Olam
הַמַּבְדִּיל בֵּין קֹדֶשׁ לְחוֹל
HaMavdil Ben Qodesh LeChol
וּבֵין אוֹר לְחֹשֶׁךְ
Uven Or LeChoshekh
וּבֵין יִשְׂרָאֵל לָעַמִּים
uVen Israel La’amim
וּבֵין יוֹם הַשְּׁבִיעִי לְשֵׁשֶׁת יְמֵי הַמַּעֲשֶׂה
uVen Yom HaShevi’i LeSheshet Yemè Hamma’asèh
בָּרוּךְ אַתָּה יי, הַמַּבְדִּיל בֵּין קֹדֶשׁ לְחוֹל
Barukh Attàh A-donai, Hammavdil Ben Qodesh LeChol